Sarei felice di non festeggiare l'8 marzo se, la Donna oggi, fosse rispettata in tutti i suoi diritti senza dover ancora oggi combattere per una vera parità di diritti. Che la Donna in Italia sia ancora considerata un gradino più in basso dell'uomo è cosa risaputa. Nonostante che proprio le Donne in Italia sia sempre più inserite nel mondo del lavoro, anzi a volte sembra proprio che sia riuscita ad inserirsi in ruoli lavorativi da sempre considerati "maschili", sì ma a come? ancora adesso gli stipendi sono diversi da Uomo a Donna e quindi sebbene si svolge una medesima mansione lavorativa e si ricopre lo stesso ruolo lo stipendio per le Donne è sempre nettamente inferiore. Ma non è solo il fattore economico, come si evince dai dati ufficiali ancora adesso non si riesce ad avere, in Italia, una equa rappresentatività femminile nei vertici e nelle classi dirigenziali pubbliche e private. Anche in Politica troviamo una scarsa rappresentatività , perché sebbene sia cresciuto il numero delle donne elette (sempre al di sotto delle medie europee), la rappresentanza ai ruoli esecutivi è ancora assente. Abbiamo Ministri Donne oggi che ben poco possono amministrare e proporre contribuendo così di fatto a una marginale presenza politica senza alcuna reale rilevanza nella gestione della "cosa pubblica". Ancora poche i primi cittadini donne, quanto le presidenze Regionali e Provinciali. Ma ancor peggio il numero delle donne in giunta nelle amministrazioni pubbliche in quegli assessorati "che contano". Il Pubblico quanto il Privato sono ancora adesso ambienti di lavoro dove, la crescita professionale e di carriera è ancora difficoltosa ed impervia per le Donne.
Ma non dimentichiamo come i diritti delle Donne siano ancora adesso violati sistematicamente proprio nel mancato rispetto della dignità. Ogni volta che una giovane donna è usata come oggetto o leva , ogni volta che una donna è posta a scegliere tra la carriera o la maternità, ogni volta che una donna è usata come paravento per carpire credibilità, consensi, voti.... ogni volta che una donna viene abusata psicologicamente e fisicamente, ogni volta che una giovane donna è indotta a pensare al suo corpo come mezzo per conquistarsi i favori economici, occupazionali, professionali e politici detenuti da un uomo.... ogni volta i diritti fondamentali vengono calpestati.
Sarebbe già grave così, ma bisogna essere realiste ed ammettere che parte di colpa è anche "nostra" di noi Donne che non abbiamo combattuto tutte quelle Donne che giorno dopo giorno hanno rinunciato alla loro dignità per essere accettate in un mondo di uomini, per poter avere una vita più agiata in contraccambio della mercificazione del proprio corpo solo per arrivare prima e senza rispettare le regole. Donne e mamme che non hanno difeso la tutela ad una crescita dei valori piuttosto che ad una crescita sulla base di input pubblicitari del mercato dei consumi.
Non credo però che la sola contestazione possa contribuire ad un miglioramento, credo in una più viva e capace azione proveniente proprio da quelle Donne che ci rappresentano in ogni categoria ed ogni ruolo pubblico e privato, da quelle Donne con incarichi governativi nazionali, europei e locali. Perché se si inizia dal proprio angolo di cielo si potrà più velocemente avere un unico cielo sotto il quale tutte le Donne hanno eguali diritti ed opportunità al pari degli uomini.
Vorrei poter non festeggiare più l' Otto Marzo per poter affermare che vivo in piena Democrazia, nel pieno rispetto e parità dei diritti.
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